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Chat GPT. Il giorno in cui il mondo è cambiato (di nuovo)

da | Mar 28, 2023 | Articoli | 0 commenti

#ChatGPT #Microsoft #OpenAI

ChatGPT è rivoluzionario non solo per le sue caratteristiche ed il livello di intelligenza artificiale raggiunto, ma perché è gratis. La svolta rappresentata da ChatGPT potrebbe essere più paradigmatica di quanto immaginiamo in questo momento. Siamo nella società dell’algoritmo, emersa dalla società dell’informazione e questo sistema la rappresenta senza indugio. È importante essere consapevoli delle tendenze emergenti e lavorare insieme per guidare il cambiamento in modo responsabile ed etico, per costruire un futuro più sostenibile e inclusivo per tutti.

Parto da un fatto che forse abbiamo dimenticato: fino agli anni ’90, trovare contenuti su Internet non era facile. Nei motori di ricerca predominanti quali AltaVista e Yahoo, i contenuti indicizzati erano ancora scarsi. Per trovare ciò che cercavi, dovevi usare entrambi poiché i risultati erano sostanzialmente diversi. Spesso, per avere dell’informazioni un po’particolari, era necessario avere l’URL specifica.

Come studente, non era semplice navigare in Internet alla ricerca di pagine da consultare. Ad esempio, per trovare dati statistici aggiornati sulla criminalità e altre informazioni, cosa che facevo spesso essendo studente di criminologia, ci affidavamo a siti web specializzati suggeriti dai professori. La nascita di Google ha semplificato notevolmente l’approccio ai contenuti online.

Durante i miei anni universitari a fine dei ‘90, Internet era importante, ma non era ancora accessibile a tutti come è diventata successivamente. Il mondo stava cambiando. La biblioteca stava passando dall’essere il fulcro dell’ambiente accademico ad essere solo un complemento nella ricerca e nell’analisi. Poi tutto è diventato Internet-centrico al punto che potrebbe affermarsi che: “quello che non è disponibile online, non esiste nel mondo”. Il merito di questo è maggiormente di Google.

Effettivamente, la supremazia di Google potrebbe essere sotto minaccia in questo momento. Molte persone si stanno chiedendo perché dovrebbero usare uno strumento che fornisce solo un elenco di pagine quando possono avere una risposta diretta. ChatGPT è rivoluzionario non solo per le sue caratteristiche e il livello di intelligenza artificiale raggiunto, ma anche perché è gratuito (almeno per ora). Non sorprende che Google sia preoccupato e stia riorganizzando il lavoro di diversi gruppi internamente per contrastare la minaccia rappresentata da questo bot.[1]

Il New York Times ha affermato: “Tre settimane fa, un chatbot sperimentale chiamato ChatGPT si è proclamato il prossimo grande rivoluzionario del settore. Può fornire informazioni in frasi chiare e semplici, piuttosto che solo un elenco di collegamenti Internet. Può spiegare concetti in modo che le persone possano facilmente capire. Può persino generare idee da zero, comprese strategie aziendali, suggerimenti per i regali di Natale, argomenti per i blog e piani per le vacanze“.[2]

ChatGPT ha battuto tutti i record. Cinque giorni dopo il suo lancio nel dicembre del 2022, aveva raggiunto 1 milione di utenti. Un risultato straordinario, considerando che Facebook ha impiegato 10 mesi, Spotify 5 mesi, Instagram 2,5 mesi, e si parla di anni per piattaforme come Netflix (3,5 anni) o Airbnb (2,5 anni).[3]

Si respira un’aria di cambiamento

Microsoft ha annunciato di essere disposta ad investire 10 miliardi di dollari per l’acquisto di quote azionarie, avendo già investito 1 miliardo in OpenAI, riconoscendone il potenziale in anticipo rispetto ai competitor. Si prevede che il bot, al rilascio della prossima versione di Microsoft Office, verrà integrato nei vari tool, tra cui Word, Excel, PowerPoint, ecc. Non sarà solo un semplice correttore di testo, ChatGPT aiuterà nella creazione dei contenuti in Word. Le integrazioni saranno disponibili anche per Outlook e Teams, su quest’ultimo potrà redigere automaticamente un riassunto scritto di una riunione, presentare sottotitoli nella conversazione, anche in altra lingua, e creare altri eventi nel calendario se richiesto durante la conversazione, queste caratteristiche lo differenzieranno dai competitor attuali. Inoltre, Panos Panay, il responsabile di Microsoft Windows e Surface, ha dichiarato apertamente che “l’intelligenza artificiale reinventerà il modo in cui si lavora su Windows“.[4]

La maggior parte dei siti specializzati ha indicato che ChatGPT è stato il primo modello di linguaggio a superare il Test di Turing. GPT-3 ha superato più volte il famoso test di Turing, chattando con migliaia di persone su un social, per diversi giorni, senza che queste si rendessero conto che l’interlocutore era una macchina e non un essere umano.[5] Tuttavia, va precisato che ChatGPT non ha superato il Test di Turing, poiché questo richiede che una macchina possa simulare la conversazione umana in modo indistinguibile da quella di un essere umano. In ogni caso, ChatGPT ha dimostrato di essere un modello di linguaggio naturale avanzato e di alta qualità nei test di valutazione delle prestazioni del linguaggio naturale.

La svolta rappresentata da ChatGPT potrebbe essere più paradigmatica di quanto immaginiamo in questo momento. Infatti, questa tecnologia cambierà il modo in cui gli esseri umani interagiscono con gli strumenti tecnologici a loro disposizione. ChatGPT ha un’enorme potenzialità.

Perché l’uso di ChatGPT è gratuito?

ChatGPT è gratuito

Mi piacerebbe capire, perché l’utilizzo di ChatGPT è gratuito? Ho posto questa domanda a ChatGPT e di seguito riassumo le diverse risposte ricevute su questo argomento.

OpenAI offre gratuitamente l’accesso a ChatGPT allo scopo di raccogliere dati e feedback sull’utilizzo del modello, al fine di migliorare ulteriormente la qualità e le funzionalità del sistema. Inoltre, ciò permette di promuovere l’adozione su larga scala degli strumenti di intelligenza artificiale, ben oltre i mercati di nicchia di altre tecnologie IA disponibili. È possibile che in futuro le nuove versioni di ChatGPT, addestrate a partire da questa esperienza di condivisione pubblica, possano essere a pagamento.

OpenAI mette a disposizione gratuitamente le API di ChatGPT, consentendo agli sviluppatori di integrare il sistema nelle loro applicazioni e di utilizzarlo per generare testo in base ai dati di input forniti. L’esportazione delle API può essere effettuata nativamente per Python, ma è anche possibile utilizzarle tramite Curl, rendendole compatibili con tutti i linguaggi di programmazione. È probabile che la disponibilità delle API abbia favorito la comparsa di strumenti di intelligenza artificiale basati su GPT, in grado di generare immagini, testi, sottotitoli, migliorare la qualità e la risoluzione, assistere nella creazione di codice, generare newsletter, note e altri contenuti di marketing, creare musica, presentazioni per storytelling, e tanto altro.

OpenAI ha sviluppato una versione avanzata di ChatGPT, chiamata GPT-3.5, disponibile solo per un numero selezionato di partner attraverso un programma di accesso anticipato. Questa versione avanzata di ChatGPT offre prestazioni significativamente migliorate rispetto alla versione gratuita, con una maggiore capacità di generare testo di alta qualità e una maggiore comprensione del linguaggio naturale.

Proprietà intellettuale… eh no!

La proprietà intellettuale non può essere attribuita alle intelligenze artificiali. La Corte d’Appello statunitense del Circuito Federale ha ribadito che le intelligenze artificiali non possono detenere brevetti, poiché non possono essere riconosciute come titolari di diritti.

Questa sentenza è stata emessa in risposta alla vicenda del caso di Stephen Thaler, che da diversi anni cerca di brevettare le creazioni di alcune IA da lui sviluppate. L’Ufficio Brevetti statunitense ha respinto le sue richieste poiché i sistemi AI non possono essere legalmente riconosciuti come inventori, giacché la definizione inclusa nel Patent Act afferma che solo gli esseri umani possono detenere un brevetto. Questo elemento ha quindi bloccato ogni possibile interpretazione più ampia del concetto.[6]

E allora, che tutele sono previste per le creazioni generate autonomamente dall’Intelligenza Artificiale?

Esistono due scenari in cui si possono presentare creazioni realizzate dall’IA:

  1. Creazioni umane ottenute con l’ausilio dell’IA. In questo caso, quale istrumento, va riportato dall’autore nelle caratteristiche dell’opera. In ogni caso, l’autore è la persona fisica, non l’IA.

 

  1. Creazioni generate autonomamente dall’IA. La Corte d’Appello USA ha ribadito proprio su questo secondo scenario, in cui l’IA elabora l’opera in autonomia senza contributo umano. L’opera costituisce pertanto il frutto di uno sforzo intellettuale dell’IA. Rimane quindi senza la protezione del diritto d’autore. Nondimeno, la tutela di tipo autoriale concessa all’IA come creatrice di un’opera sembra essere esclusa anche in Italia, in virtù delle definizioni presenti nella normativa italiana di riferimento, ovvero all’art. 2580 c.c. e dell’art. 23 della legge sul diritto d’autore, che identificano come “autore” una persona fisica avente capacità giuridica.[7]

La società del algoritmo

"The Death of Socrates", un'opera inesistente di Ai Wei inventata dall'intelligenza artificiale

Siamo nella società dell’algoritmo, emersa dalla società dell’informazione e questo sistema la rappresenta senza indugio. ChatGPT è il miglior programma di IA mai reso disponibile al pubblico. Si tratta di un modello di generazione del linguaggio sviluppato sulla base di una versione addestrata di GPT-3, uno dei modelli di linguaggio più grandi mai creati, che ha 175 miliardi di parametri.

ChatGPT è stato addestrato su un vasto corpus di testo proveniente da fonti come conversazioni, notizie e libri, in modo da poter generare testo in modo naturale e plausibile in una varietà di contesti. Tuttavia, essendo un modello di generazione del linguaggio, è ancora limitato dalla qualità e dalla quantità dei dati di addestramento e quindi può generare testo contenente errori o risposte inappropriate in determinati contesti. Alcuni utenti hanno notato come ChatGPT sia in grado di inventare in modo convincente, delle assurdità su un determinato argomento.

Le sue affermazioni possono essere veritiere, ma è ancora un rischio affidarsi completamente a ChatGPT come strumento di ricerca e analisi. Un esempio è l’esperimento realizzato da artribune.com, in cui dichiarano: “abbiamo provato a parlare con ChatGPT di arte contemporanea, e le sue “allucinazioni” sono state numerose. Qui di seguito trovate una collezione di opere inventate di sana pianta. E già che c’era, abbiamo chiesto anche a Midjourney (altro strumento IA per la generazione di immagini) di visualizzarle. Quello che abbiamo ottenuto è una piccola mostra collettiva di progetti artistici mai esistiti. Che, però, d’ora in poi “esisteranno” su internet, sotto forma di testo e di immagine, andandosi a mescolare, in modo progressivamente più convincente, con le opere reali… ad esempio “The Death of Socrates”, un’opera inesistente di Ai Wei inventata dall’intelligenza artificiale.[8]

Anche i cyber criminali usano ChatGPT

Anche i cyber criminali usano ChatGPT

I ricercatori di Check Point Research hanno individuato almeno tre casi in cui i cyber criminali hanno utilizzato l’intelligenza artificiale di ChatGPT per scopi malevoli.[9] In uno dei casi riportati da Checkpoint, un autore ha condiviso il codice di un software stealer basato su Python, in grado di rubare informazioni dai computer delle vittime. Il software, sviluppato con ChatGPT, può cercare, copiare ed esfiltrare 12 tipi di file comuni, tra cui documenti Office, PDF e immagini. Inoltre, l’autore ha dimostrato come ha utilizzato il bot per scrivere codice Java per scaricare il client SSH e telnet PuTTY ed eseguirlo di nascosto su un sistema tramite PowerShell.

In un altro caso, un utente ha pubblicato uno script Python generato con ChatGPT per crittografare e decrittografare i dati utilizzando gli algoritmi crittografici Blowfish e Twofish. Nonostante l’utente sembri avere competenze tecniche molto limitate, i ricercatori hanno scoperto che il codice potrebbe facilmente essere modificato da un cybercriminale per renderlo un Ransomware.

Nel terzo caso, un criminale informatico ha utilizzato ChatGPT per creare un marketplace del Dark Web completamente automatizzato per lo scambio di dati di conti bancari e carte di pagamento rubati, strumenti malware, droghe e munizioni. Per dimostrare come utilizzare ChatGPT per questi scopi, il criminale informatico ha pubblicato un pezzo di codice in cui si vedono le API di terze parti utilizzate per ottenere prezzi aggiornati delle criptovalute come parte di un sistema di pagamento.[10]

La componente etica entra di nuovo in gioco

La componente etica torna ad essere di cruciale importanza nel dibattito sull’Intelligenza Artificiale. Mentre questa tecnologia promette di semplificare la nostra vita, la letteratura di fantascienza ci ha presentato scenari in cui i robot dominano il mondo grazie proprio all’IA. Tuttavia, oltre alla fiction ci sono rischi reali, tra cui l’aumento della disoccupazione e la creazione di disuguaglianze economiche sempre più profonde.

Gli utenti hanno dimostrato che i sistemi di controllo su ChatGPT possono essere aggirati. Chiedere al programma di generare una sceneggiatura su come conquistare il mondo, è un modo per eludere il suo rifiuto di rispondere direttamente su come effettuare un colpo di stato. Sebbene si stiano cercando di introdurre protezioni, sembra che sia ancora un problema irrisolto.[11] Inoltre, è dimostrato che potrebbe incidere negativamente nell’attuale modello educativo.

Se questa tecnologia viene utilizzata eccessivamente, ad esempio, come sostituto dell’apprendimento attivo e della ricerca di informazioni, potrebbe impedire agli studenti di sviluppare le proprie capacità linguistiche, di analisi e di pensiero critico. In altre parole, l’utilizzo di ChatGPT potrebbe ridurre la motivazione degli studenti ad approfondire la conoscenza di un determinato argomento, a cercare fonti affidabili e a comprendere il contenuto in modo più attivo e consapevole, per queste ed altre motivi, il Dipartimento dell’Istruzione dello Stato di New York ha deciso di bloccare l’accesso al programma ChatGPT, citando “impatti negativi sull’apprendimento degli studenti e preoccupazioni riguardanti la sicurezza e l’accuratezza dei contenuti“.[12]

In conclusione, l’Intelligenza Artificiale offre enormi potenziali benefici in molti aspetti della vita. Tuttavia, è importante considerare attentamente i rischi e le sfide che essa comporta. La comunità scientifica e tecnologica deve continuare a collaborare per sviluppare approcci etici e responsabili nell’uso dell’IA, al fine di minimizzare i rischi e massimizzare i vantaggi per l’umanità.

Viviamo in un’epoca affascinante, caratterizzata da un’area di cambiamento molto interessante. Oggi, la tecnologia, la scienza e la società stessa, stanno evolvendo a un ritmo senza precedenti, aprendo nuove frontiere e creando infinite opportunità. Tuttavia, questo periodo di transizione non è privo di sfide. Dobbiamo affrontare le questioni cruciali che emergono dalla rapida trasformazione del nostro mondo, dunque è importante essere consapevoli delle tendenze emergenti e lavorare insieme per guidare il cambiamento in modo etico e responsabile, per costruire un futuro più sostenibile e inclusivo per tutti.

[1] https://www.tuttoandroid.net/news/2022/12/22/google-preoccupata-chatgpt-974269/

[2] https://www.nytimes.com/2022/12/21/technology/ai-chatgpt

[3] https://inno3.it/2022/12/19/chatgpt-curiosita-e-auguri-di-ogni-bene-buon-anno-2023/

[4] https://www.hwupgrade.it/news/sistemi-operativi/microsoft-office-con-l-intelligenza-artificiale-di-openai-come-cambieranno-word-outlook-e-powerpoint_113100.html

[5] https://www.kodami.it/cosa-succede-se-si-fanno-quattro-chiacchiere-sui-cani-con-chat-gpt

[6] https://www.hdblog.it/tecnologia/articoli/n559780/intelligenza-artificiale-no-brevetti/

[7] https://www.studiolegalestefanelli.it/it/approfondimenti/lopera-realizzata-dallintelligenza-artificiale-puo-essere-tutelata/

[8] https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2023/01/chatgpt-intelligenza-artificiale/

[9] https://research.checkpoint.com/2023/opwnai-cybercriminals-starting-to-use-chatgpt/

[10] https://soloscuola.it/2023/01/11/chatgpt-perche-e-come-i-cybercriminali-hanno-cominciato-a-usarla/

[11] https://www.wired.it/article/chatgpt-chatbot-conversazionale-difetti/

[1] https://www.key4biz.it/chatgpt-primo-ban-nelle-scuole-di-new-york-impatti-negativi-sullapprendimento/430021/

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